Marco Osti e la sua Azienda Agricola nel Trentino è una conoscenza dei nostri Gas ormai storica (qui potete leggere l’articolo di presentazione dell’anno scorso): l’abbiamo conosciuto e apprezzato in tutti questi anni per la coltivazione biologica delle sua mele, la denuncia dell’indiscriminato utilizzo di pesticidi della zona della Val di Non e la forte convinzione nella preservazione dell’ambiente nei suoi terreni e nelle zone limitrofe.
Proprio questo suo interesse legato al mantenimento dell’ecosistema ha dato il via ad un progetto entusiasmante: la creazione di una oasi WWF !
Qui la presentazione della “buona causa”, alla quale tutti possono partecipare in modo concreto anche con minimo apporto (la cifra da raggiungere è ovviamente importante), ma che siamo sicuri verrà portata a buon fine, viste le finalità meritevoli e la bontà del progetto
IL PROGETTO
Il progetto si basa sulla fruibilità sostenibile dell’intera area, in particolare della porzione di bosco di 6ha che fa parte dell’azienda agricola. Gli interventi si dividono in due categorie: strutturale e socio-ambientale.
Interventi strutturali:
- realizzazione del progetto esecutivo
- rendere più semplice la fruibilità dell’oasi attraverso il miglioramento della viabilità principale e la sistemazione idrauliche della stessa .
- sistemare i sentieri con l’installazione di passerelle, segnaletiche, bacheche e piazzole di sosta.
Interventi socio-ambientali:
- acquistare una carrozzina Joulette, in modo da favorire le escursioni alle persone disabili
- ripristinare degli ambienti acquatici con la costruzione di due laghetti artificiali
- ripopolamento del gambero autoctono ormai estinto in due sorgenti dalle acque cristalline.
- allestire due punti di avvistamento per orso e ungulati e l’acquisto di 2 foto-trappola
- far partire un progetto alternativo per l’allevamento della ape mellifera
Questi interventi hanno bisogno di 55.000 euro. Nel caso non si raggiungesse l’obiettivo prefissato, si darà priorità agli interventi strutturali.
“Sono convinto che sia doveroso, nei confronti delle generazioni future, mantenere intatta questa Oasi, perché rappresenta una perla naturalistica delle Alpi.”