Il Guarana o Warana come lo chiamano gli indios è una pianta coltivata esclusivamente in Amazzonia, dalle molteplici proprietà terapeutiche come migliorare la memoria, contrastare l’invecchiamento, favorire la circolazione sanguigna, combattere i reumatismi, oltre ad essere un energetico naturale.
Lo sanno bene gli indios che da 200 anni lo coltivano e lo consumano, ma lo sanno altrettanto bene le multinazionali che scoperte le proprietà di questa pianta hanno assunto di fatto il monopolio della produzione del Guaranà sfruttando le popolazioni locali e decidendo il prezzo di mercato.
Abbiamo incontrato Obadias Batista Garcia, rappresentante del Consorcio dei Productores Saterè Mawè e coordinatore generale del commercio internazionale equo-solidale della nazione Saterè Mawè, che ci racconta come sia riuscito a sottrarre il suo popolo dal monopolio e dallo sfruttamento delle multinazionali, grazie alla collaborazione con il circuito del Commerco Equo e Solidale in Italia e in Francia, che ha potuto garantire ai produttori non solo un giusto prezzo, ma anche progetti di promozione sociale.
Il progetto nasce nel 1995, prima come cooperativa locale di produttori per rivendicare i propri diritti, ampliandosi poi grazie alla collaborazione con CTM. Ora i produttori sono in grado di garantirsi il proprio autostentamento e grazie al maggior prezzo ricavato dalla vendita del Guaranà nel circuito del CTM, il denaro viene reinvestito anche in progetti sociali e a tutela dell’ambiente, come la riforestazione, la ripopolazione delle tartarughe, ma anche progetti educativi e sovvenzioni alle donne che producono artigianato locale.
La priorità del Consorcio dei Productores Saterè Mawè è la difesa dell’ecosistema che da sempre ospita la tribù dalle minacce delle multinazionali delle bibite. La risposta è una proposta di sostenibilità e valorizzazione fondata sulla tradizione e sul rispetto dei clcli naturali. Il Consorcio gestisce progetti a beneficio della tribù come ad esempio il trattamento dei rifiuti, la coltivazione eco-sostenibili per l’autoconsumo e l’allevamento delle api native, essenziali per l’impollinazione della maggior parte delle specie vegetali amazzoniche.
Dalla pianta del guaranà si estraggono diversi prodotti come bevande energetiche, sciroppi da diluire in acqua o polveri. Da ulteriori lavorazioni vengono prodotti anche cioccolati e caramelle, tutti contenenti le innumerevoli proprietà del guaranà e acquistabili in tutte le botteghe di AltroMercato.
Foto di Luca Toffolon